Come consideri Hamas? Una domanda secca ed esplicita alla quale il 78% dei partecipanti al nostro sondaggio, ha risposto: un movimento di liberazione nazionale, mentre per un altro 15% si tratta di un partito estremista, solo un 7% è d’accordo con la dichiarazione, tutta politica, dell’Unione Europea che dichiara l’organizzazione palestinese come terrorista.
Achtung banditen scrivevano i nazisti alludendo ai partigiani che controllavano alcune zone e i francesi d’Algeria chiamavano fellagha, che sempre significa bandito, i guerriglieri che lottavano per cacciarli dal loro Paese, e terroristi erano i vietcong per gli americani che sostenevano Saigon, ratti era il modo con cui gli assadisti chiamano i siriani che si erano ribellati a decenni di oppressione violenta e mafiosa.
L’occupante, il colonizzatore, non può riconoscere la dignità di belligeranti ai suoi oppositori in armi, specie in una guerra non convenzionale e asimmetrica come quella che si sta svolgendo in quel fazzoletto di terra martoriato che è la striscia di Gaza, e non da ora: già Sharon si vantava di aver ucciso 500 arabi nella conquista di Gaza e nel 1956 l’artiglieria israeliana bombardò il centro della città uccidendo 58 civili tra cui 33 donne e 18 bambini. Robetta, inezie rispetto al mattatoio odierno, se non fosse che anche una sola vita, invero, vale l’umanità intera.
Gli altri invece, quelli che non hanno paura del ricatto finanziario mondiale, che se rimangono senza petrolio vanno a piedi e che in qualche modo si scalderanno anche senza gas, hanno la mente più lucida e il cuore sincero.
Quasi tutti vengono da Paesi in cui i loro nonni o padri, hanno subito il colonialismo e i regimi che il colonialista ha lasciato al potere andandosene via suo malgrado.
Ai combattenti che avevano lottato per l’indipendenza e la dignità nazionale sono intitolati viali, piazze, università e aeroporti, come pensarli infami?
Quegli altri, che pur hanno votato in questo nostro sondaggio, quelli i cui nonni erano stati in armi in Libia o in Somalia, in Etiopia, anche per loro l’epopea resistenziale è comunque nel loro DNA e fargli credere che un’avanguardia di un popolo assediato che rompe l’assedio e attacca gli assedianti sia sostanzialmente terrorista … ebbene è difficile, molto difficile, nonostante il coro quasi unanime della stampa mainstream, scritta e via etere.
La percentuale di quelli che considerano Hamas un movimento di liberazione nazionale è schiacciante, il 78%. Non avremo questa risposta coraggiosa se non fosse profondamente e orgogliosamente radicata nella mente e nei cuori dei musulmani d’Italia. Certo non è unanime ma in una comunità che è nota per la sua intrinseca divisione interna e litigiosità è comunque netta e sorprendente.
Ogni venti risposte tre considerano Hamas estremista e forse sono quelli legati alla vecchia guardia del OLP, sconfitto dalla storia e superato dai tempi e infine un 7% delle risposte si allinea con Biden, la Meloni e Netanyahu stesso… auguri!