I paralleli con Hamas non mancano e ciò non è sfuggito neanche a Finklestein. Oggi, infatti, la vicenda di Nat Turner è considerata un esempio di lotta contro l’oppressione. Come oggi, anche allora le voci di intellettuali dissidenti che avevano capito come funziona la Storia si pronunciarono. Uno di questi fu il celebre abolizionista americano William Lloyd Garrison. All’indomani della rivolta di Nat Turner, le parole di Garrison manifestano con una forza ed una poetica unica l’esprit du temps – lo ZaitGeist – che a leggere oggi sembrano scritte per noi. Tale è la forza della Storia. E allora così concludiamo, lasciando che la Storia ci insegni ancora, stavolta per bocca di Garrison che della Storia fu veggente:
L’insurrezione
Ciò che avevamo previsto da tempo, a rischio di essere stigmatizzati come allarmisti e declamatori, ha iniziato a realizzarsi. Il primo passo del terremoto, che alla fine dovrà scuotere il tessuto dell’oppressione, senza lasciare pietra su pietra, è stato fatto. Sono cadute le prime gocce di sangue, che non sono altro che il preludio di un diluvio dalle nubi che si addensano…
Leggi il resoconto dell’insurrezione in Virginia e di’ se la nostra profezia non si è avverata…
È vero, la ribellione è domata. Quelli degli schiavi che non furono uccisi in combattimento sono stati messi al sicuro, e la prigione è gremita di vittime destinate al patibolo!… Hai visto, è da temere, ma è solo l’inizio dei dolori. Tutto il sangue versato sarà acquisito dalle vostre mani. Solo per mano tua? No, ma per mano del popolo del New England e di tutti gli Stati liberi. Il reato di oppressione è nazionale. Il Sud è solo l’agente di questo colpevole traffico. Ma ricorda! sono all’opera le stesse cause che devono inevitabilmente produrre gli stessi effetti; e quando la contesa sarà ricominciata, dovrà essere una guerra di sterminio….
Accusate gli amici pacifici dell’emancipazione di istigare gli schiavi alla rivolta…. Gli schiavi non hanno bisogno di incentivi da parte nostra. Troveranno nelle loro ferite – nei loro corpi emaciati – nella loro fatica incessante – nelle loro menti ignoranti… nei vostri discorsi e conversazioni, nelle vostre celebrazioni, nei vostri opuscoli, nei vostri giornali – voci nell’aria, suoni dall’altra parte dell’oceano, inviti a resistenza sopra, sotto, intorno a loro! Di cos’altro hanno bisogno….
Per quanto ci riguarda, siamo inorriditi dall’ultima notizia. Abbiamo fatto del nostro meglio per scongiurare la calamità. Abbiamo avvertito i nostri connazionali del pericolo di persistere nella loro condotta ingiusta. Abbiamo predicato agli schiavi i pacifici precetti di Gesù Cristo. Abbiamo fatto appello a cristiani, filantropi e patrioti affinché ci aiutino a realizzare la grande opera di redenzione nazionale attraverso l’azione del potere morale – dell’opinione pubblica – del dovere individuale. Come siamo stati ricevuti? Siamo stati minacciati, proscritti, diffamati e imprigionati…. Se finora siamo stati urgenti, coraggiosi e denunciatori nei nostri sforzi, d’ora in poi diventeremo veementi e attivi con l’aumento del pericolo. Grideremo, con toni di tromba, notte e giorno: – Guai a questa terra colpevole, a meno che non si penta rapidamente delle sue azioni malvagie! Il sangue di milioni di suoi figli invoca ad alta voce riparazione! Soltanto l’EMANCIPAZIONE IMMEDIATA può salvarla dalla vendetta del Cielo e cancellare il debito dei secoli!
The Liberator, 3 settembre 1831
Amen.