Fonti riservate hanno rivelato oggi a Palestine Channel i termini dell’accordo di scambio di prigionieri con l’occupazione israeliana.
Secondo le fonti, l’accordo prevede una tregua di cinque giorni che comprende un cessate il fuoco generale e la cessazione completa dei voli israeliani nei cieli della Striscia di Gaza per tutta la durata della tregua, ad eccezione delle regioni settentrionali, dove il nemico fermerà i voli solo per sei ore al giorno.
Le fonti hanno aggiunto che l’accordo prevede il rilascio di cinquanta prigionieri detenuti dalla resistenza in cambio del rilascio da parte delle autorità di occupazione di trecento prigionieri tra bambini e donne.
Le fonti hanno spiegato che il rilascio avviene per gradi, al ritmo di dieci prigionieri israeliani al giorno e trenta prigionieri palestinesi, mentre il resto viene rilasciato l’ultimo giorno.
L’accordo prevede anche l’ingresso di trecento camion di aiuti alimentari, medici e carburante in tutte le aree della Striscia.
Le fonti hanno confermato che Jihad islamica ed Hamas hanno concordato in linea di principio i termini dell’accordo, sottolineando che permangono le possibilità di modificarli.
Sebbene le fonti ritengano che l’accordo possa essere vicino, avvertono allo stesso tempo che il suo successo è legato alla portata dell’impegno della parte israeliana, che sta ancora procrastinando nel completare il processo di scambio.
Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh ha dichiarato: Il movimento ha risposto ai fratelli del Qatar e ai mediatori e siamo vicini a un accordo di tregua.
Il leader di Hamas Izzat al-Rishq ha dichiarato alla TV Al-Arabi: Ci sono reali progressi nei negoziati e siamo vicini a raggiungere un accordo di tregua, e qualsiasi accordo che potremmo raggiungere sarà necessariamente in accordo con le condizioni della resistenza. I fratelli del Qatar e dell’Egitto annunceranno i dettagli dell’accordo.