La diffusione delle armi da fuoco in Israele, per ordine del ministro della Sicurezza ed estremista Ben Gvir, ha innescato un aumento della violenza sociale. La notte scorsa, nella città di Migdal HaEmek, situata nelle vicinanze di Haifa, si è verificato un incidente che evidenzia il deterioramento del tessuto sociale a causa delle politiche israeliane a seguito del 7 Ottobre.
Ben Gvir ha promosso una politica che ha reso più accessibili le armi da fuoco ai cittadini israeliani e gli eventi recenti suggeriscono che questa decisione sta avendo conseguenze gravi.
Nella serata di ieri, un individuo ha aperto il fuoco in aria come avvertimento al proprio vicino nella città di Migdal HaEmek. Questo atto, che sembra essere collegato a una disputa personale, rappresenta solo uno dei numerosi casi di violenza sociale che si stanno manifestando in seguito alla maggiore diffusione di armi da fuoco tra la popolazione.
Le autorità locali hanno denunciato una violenza crescente, con l’opinione pubblica sempre più preoccupata per la propria sicurezza. Cittadini e attivisti stanno sollevando dubbi sulle conseguenze di una politica che facilita così ampiamente l’accesso alle armi da fuoco, chiedendo al governo di riconsiderare le sue posizioni.
Organizzazioni per i diritti civili e gruppi anti-violenza stanno intensificando gli sforzi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio connesso con la diffusione di armi da fuoco, chiedendo una revisione urgente della politica del governo in materia di armamenti.