Dopo due mesi l’Italia abbandona il silenzio e l’ignavia ed interviene nel contesto della guerra contro Gaza e la sua popolazione, solo che al posto di farlo in difesa dei bambini palestinesi, lo fa contro di loro.
Un genocidio dichiarato si sta compiendo sotto gli occhi del mondo, la brutalità e la ferocia del quale ricordano all’umanità i suoi periodi più bui proprio in un tempo in cui invece la percezione dell’Occidente è quella di un sistema votato al progresso, un sistema superiore il cui destino, è il caso di dire manifesto, è quello di imporsi tutti esportando libertà e diritti.
La contraddizione è solo apparente perché come nelle più classiche delle storie coloniali, il colonialista ha in virtù del suo compito civilizzatore il dovere di procedere abbattendo tutte le resistenze dei selvaggi, tiene così tanto alla loro libertà, ai loro diritti che è disposto a massacrarli per portarglieli in dono.
Bisogna aggiungere che come disse, il leader anti-coloniale e presidente del Kenya Jomo Kenyatta: “Quando i missionari giunsero, gli africani avevano la terra e i missionari la Bibbia. Essi ci dissero di pregare a occhi chiusi. Quando li aprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia”, quindi sulla scorta dei nobili proclami cadono le bombe umanitarie che spianano la strada alle multinazionali.
Quindi tutto torna, anche se a nostra volta oppressi dai nostri padroni americani, le briciole sono pur sempre abbondanti e siamo quindi tra gli oppressori e non tra coloro che difendono gli oppressi.
Questo onore lo abbiamo lasciato allo Yemen, e alla sua gente, che nonostante anni di bombardamenti sauditi ed emiratini che hanno causato una catastrofe umanitaria tale da determinare gravissimi problemi di approvvigionamento alimentare e malnutrizione anche infantile, hanno issato in modo concreto la bandiera della solidarietà con il popolo oppresso di Gaza bloccando il traffico marittimo nel Mar Rosso.
Cosa chiedono gli Houthi per smettere di attaccare i mercantili? Hanno rivendicazioni territoriali, vogliono petrolio, armi, soldi, o anche solo cibo per il loro popolo?
Niente di tutto questo, stanno chiedendo che a Gaza entrino finalmente le migliaia di camion bloccati al valico di Rafah in modo che i civili palestinesi possano mangiare e curarsi.
Cosa risponde l’Occidente a guida USA e i suoi vassalli, tra i quali l’Italia? Guerra allo Yemen.
L’Italia potrebbe, dovrebbe, rispondere con un’azione politica per permettere ai civili di Gaza di non morire di fame invece risponde: guerra al popolo anch’esso affamato dello Yemen.
Queste decisioni stanno relegando il nostro paese nel novero delle nazioni che verranno condannate dalla Storia una volta che questa Storia verrà scritta, e se come sempre a farlo saranno i vincitori, possiamo stare certi che a farlo non saranno i colonialisti occidentali e sionisti.
Onore al popolo dello Yemen