L’attenzione del mondo continua ad essere concentrata sulla devastante crisi umanitaria a Gaza, dove il conflitto tra Israele e il popolo palestinese continua a mietere vittime innocenti. Tra le tante questioni al centro di questo scontro, c’è un aspetto recentemente emerso che sta facendo discutere: l’uso diffuso di “bombe non-guidate”, comunemente conosciute come “dumb bombs”, da parte di Israele. Questo aspetto oscuro del genocidio in atto sottolinea ulteriormente il carattere indiscriminato dei bombardamenti e le responsabilità israeliane.
Secondo una valutazione dei servizi di intelligence degli Stati Uniti riportata da CNN, circa la metà delle 29.000 munizioni aria-terra sganciate su Gaza (per la precisione il 45%) da Israele dall’7 ottobre sono state bombe non-guidate. Questi ordigni, a differenza delle bombe intelligenti, mancano di precisione e sono noti per causare distruzioni indiscriminate. Si tratta di un fatto incontestabile che solleva serie preoccupazioni sulla condotta delle operazioni militari da parte di Israele nella Striscia di Gaza.
Anche Unicef ha condannato recentemente l’uso di bombe non-guidate da parte di Israele, mettendo in luce gli effetti devastanti che queste armi hanno sulla vita dei bambini palestinesi. Il Washington Post ha rivelato ulteriori dettagli, sottolineando che Israele è in possesso di bombe “intelligenti” di precisione ma sta preferendo utilizzare le bombe non-guidate, in quanto meno costose e più abbondanti. Questa scelta ha portato attivisti per i diritti umani a rimarcare l’accusa secondo la quale la priorità di Israele non è la protezione delle vite civili, ma il risparmio economico e la realizzazione di una seconda sanguinosa Nakba.
L’elevato numero di ”dumb bombs”, sebbene scioccante, spiega in parte il devastante numero di vittime civili. L’uso di queste bombe ha contribuito al genocidio in corso a Gaza e al killeraggio indiscriminato di uomini, donne e bambini innocenti. È tempo ormai che la comunità internazionale prenda una posizione ferma contro questa atrocità con molteplici risoluzioni in favore del cessato il fuoco che sono passate con una larga maggioranza ma sono stato bloccate dal veto USA. Ora, l’uso di bombe non-guidate da parte di Israele rappresenta un ulteriore ostacolo alla pace e all’arresto dell’enorme perdita di vite innocenti palestinesi.