L’attualità del genocidio in corso ha prodotto un’importante novità, Alessandro Di Battista e la sua associazione lanciano una proposta di legge che vuole impegnare l’Italia a riconoscere finalmente lo Stato di Palestina come hanno già fatto numerosissimi paesi del mondo.
Questa mattina, l’associazione Schierarsi, fondata da Alessandro Di Battista, ha depositato presso la Corte Suprema di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede all’Italia di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, designando Gerusalemme Est come sua capitale. Di fronte alla Corte di Cassazione l’ex deputato ha affermato: “dato che in parlamento sembra che nessuno abbia intenzione di muoversi, si fanno tante dichiarazioni su due popoli due stati ma sono solo parole” e ancora: “questa è una battaglia che coinvolge i milioni di italiani che hanno compreso l’enorme ingiustizia che soffre il popolo palestinese”.
La campagna di raccolta firme che seguirà punta a coinvolgere tutti i cittadini, con l’obiettivo di raggiungere almeno 50.000 firme in sei mesi, a questo fine partirà una mobilitazione sul territorio che punta a coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la giustizia in Palestina ed i diritti dei popolo palestinese.
La mossa arriva in risposta a quello che l’associazione definisce un “massacro senza precedenti” subito dal popolo palestinese, criticando il mancato riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della maggior parte dei paesi europei, Italia inclusa.
L’associazione Schierarsi, nata alcuni mesi fa, ha scelto di utilizzare gli strumenti garantiti dalla Costituzione per far sentire la propria voce, data la percezione di un Parlamento poco attivo su tale tematica.
Nel dettaglio, la proposta di legge intende riconoscere de jure lo Stato di Palestina, in linea con diverse risoluzioni delle Nazioni Unite che, a partire dal 1974, hanno progressivamente riconosciuto all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) il ruolo di interlocutore nel dialogo internazionale per l’autodeterminazione del popolo palestinese. La risoluzione UN n.67/19 del 2012 ha poi riconosciuto alla Palestina lo status di osservatore permanente, equiparandola allo Stato della Città del Vaticano.
La proposta di legge si inserisce nel contesto dell’articolo 21 del Trattato sull’Unione Europea, che impegna l’UE a preservare la pace e a prevenire i conflitti, e fa riferimento alla risoluzione del Parlamento Europeo 2014/2964, che ha sostenuto il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei singoli Stati membri.
I promotori della proposta evidenziano che lo Stato di Palestina è oggi riconosciuto da una vasta maggioranza di paesi a livello mondiale e che l’Italia ha già solidi rapporti diplomatici e istituzionali con la Palestina. Inoltre, il documento cita l’importanza di contribuire al processo di pace nella regione e al riconoscimento dei due Stati, di Palestina e di Israele, come obiettivo dichiarato dalle più alte istituzioni italiane.
La proposta di legge arriva in un momento in cui il processo di pace sembra essersi arrestato e in cui i recenti eventi del 7 ottobre 2023 hanno reso ancora più urgente la necessità di un tavolo di mediazione che garantisca dignità e sovranità a entrambi i popoli coinvolti.
La proposta di legge, se approvata, sarebbe un passo significativo verso la risoluzione dei conflitti nel Medio Oriente, in linea con i principi della Carta Costituzionale italiana che pone l’Italia come mediatrice nella risoluzione dei conflitti internazionali.
La legge entrerebbe in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.