Dei manifestanti facenti parte della coalizione pacifista “Answer” hanno organizzato una protesta davanti ai cancelli della Casa Bianca, per esprimere la loro posizione contraria al bombardamento americano dello Yemen e supportando le azioni dello Yemen definendole come atte a “fermare il terrorismo e il genocidio a Gaza”.
Un certo numero di manifestanti contro la guerra si sono radunati anche a Times Square a New York, con l’obiettivo di condannare il bombardamento americano dello Yemen e chiedere l’uscita degli Stati Uniti dal Medio Oriente, cantando: “Dalla Palestina allo Yemen, l’imperialismo è un crimine.”
La rappresentante democratica statunitense Rashida Tlaib ha accusato Biden di aver violato l’articolo 1 della Costituzione americana, “lanciando attacchi aerei sullo Yemen senza ottenere l’approvazione del Congresso”. Tlaib ha detto nel suo post sulla piattaforma “X”: “Il popolo americano è stanco della guerra senza fine”.
Membri di entrambi i Partiti Democratico e Repubblicano hanno recentemente espresso preoccupazioni condivise riguardo all’azione militare intrapresa dal presidente Biden, evidenziando un raro momento di unità bipartisan sulla necessità di rispettare i principi costituzionali.
Il deputato Mark Pocan, del Partito Democratico, ha avvertito che gli Stati Uniti “non possono rischiare il coinvolgimento in un altro conflitto decennale senza il permesso del Congresso”. Questa posizione è stata condivisa dalla deputata Pramila Jaipal, che ha definito la mossa di Biden una “violazione inaccettabile della Costituzione”.
Ro Khanna, rappresentante democratico, ha sottolineato che è “necessario che il presidente venga al Congresso prima di lanciare un attacco nello Yemen e coinvolgerci in un altro conflitto in Medio Oriente”. Valerie Howell, membro della Camera dei Rappresentanti, ha enfatizzato che ogni presidente deve ottenere l’autorizzazione del Congresso prima di impegnarsi militarmente.
Barbara Lee, rappresentante democratica, ha chiesto un “cessate il fuoco adesso a Gaza” per prevenire un’escalation di violenza, citando il suo voto contro la guerra in Iraq come esempio di come la violenza generi ulteriore violenza.
Il senatore repubblicano Rand Paul ha accusato il presidente Biden di agire “senza autorizzazione costituzionale”, sottolineando che il Congresso è l’unico organo autorizzato a decidere sull’uso della forza militare. Paul ha dichiarato che senza l’approvazione del Congresso, qualsiasi azione militare non difensiva è incostituzionale e illegale.
Queste critiche bipartisan riflettono una crescente preoccupazione all’interno del Congresso riguardo al rispetto dei principi costituzionali e sottolineano l’importanza di coinvolgere il legislatore nelle decisioni cruciali sull’uso della forza militare.