La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha emesso un ordine urgente che impone a Israele di cessare immediatamente l’offensiva militare nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Questa decisione è stata presa in risposta a un ricorso del Sudafrica che accusa Israele di genocidio, sottolineando i gravi rischi per la popolazione palestinese.
La sentenza della Corte è stata approvata dal gruppo di 15 giudici di tutto il mondo con un voto di 13 a 2, a cui si sono opposti solo i giudici dell’Uganda e di Israele.
Il presidente della Corte, il giudice Nawaf Salam, ha descritto la situazione umanitaria a Rafah come “disastrosa” e ha criticato Israele per non garantire sicurezza e accesso umanitario adeguato. L’ordine prevede l’interruzione delle operazioni militari e la riapertura dei valichi di frontiera per consentire l’ingresso di aiuti.
Israele, che ha lanciato l’offensiva all’inizio del mese, ha provocato lo sfollamento di centinaia di migliaia di palestinesi. Il governo israeliano ha risposto affermando che continuerà a combattere Hamas. La decisione della Corte è vincolante, ma non ha mezzi per farla rispettare. Il peso politico della decisione non è da poco al contempo e la risposta israeliana potrebbe impattare il caso più ampio in merito all’accusa di genocidio contro Israele avanzata dal Sud Africa.
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