Hamas ha annunciato di aver reclutato migliaia di nuovi combattenti e potenziato le proprie capacità militari in risposta all’offensiva israeliana in corso sulla Striscia di Gaza. Abu Ubaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, ha dichiarato che il gruppo ha non solo reclutato nuovi membri, ma anche migliorato le sue infrastrutture militari e fabbricato nuovi esplosivi e proiettili utilizzando materiali recuperati dagli scontri con l’esercito israeliano.
Le Brigate al-Qassam, con 24 brigate operative, insieme ad altre fazioni della resistenza, hanno combattuto intensamente per nove mesi, coprendo un vasto territorio dalla città di Beit Hanoun nel nord fino a Rafah nel sud. Abu Ubaida ha criticato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, affermando che il leader israeliano sta cercando di mascherare il fallimento nel conseguire una vittoria totale a Gaza e mantenere il potere sacrificando vite israeliane.
Dall’inizio dell’invasione terrestre il 27 ottobre 2023, oltre 300 soldati israeliani sono stati uccisi e migliaia feriti. La comunità internazionale ha duramente criticato Israele per non aver rispettato la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un immediato cessate il fuoco, mentre la Corte Internazionale di Giustizia ha accusato Israele di genocidio, ordinando di cessare immediatamente le operazioni militari a Rafah.
Nel frattempo, le condizioni a Gaza si deteriorano ulteriormente con oltre 38.150 palestinesi uccisi da Israele, principalmente donne e bambini, e oltre 87.800 feriti. La devastazione e il blocco continuano a causare sofferenze enormi alla popolazione civile, rendendo urgente l’intervento umanitario.