Alla fine, si è levato di mezzo, non si sa se obtorto collo o riconoscendo, in uno sprazzo di lucidità residua, la sua incapacità a rimanere in quel ruolo e a correre per confermarlo.
Joe Biden lo ha fatto su X, diffondendo un documento nel quale dopo aver elogiato il suo operato come presidente degli States, comunica di ritirarsi per concentrarsi sulle, residue, responsabilità che la carica gli impone. A suo dire la Nazione è progredita, la sua economia sarebbe la più forte del mondo e, Cicero pro domo sua, i farmaci per gli anziani sono meno costosi.
Anche un milione di veterani esposti a sostanze tossiche (uranio arricchito?) sono stati curati, una afro americana si è seduta sugli scranni della Corte Suprema e insomma, l’America non è mai stata così grande, giusta e solidale. Ha parlato anche della “pandemia” accreditandosene il superamento, della democrazia preservata (una botta a Trump) e del rafforzamento delle alleanze in tutto il mondo (ah si?).
Infine la notizia che tutti aspettavano: “I believe it is in the best interest of my party and the country for me to stand down” (credo che sia nel più grande interesse del mio partito e del Paese che mi faccia da parte). Ha annunciato un discorso alla nazione in settimana ventura e e ringraziato la Harris. Ora il toto candidato e ci sarà da divertirsi.