Questo lavoro esplora le connessioni tra i versetti del Corano e le moderne scoperte scientifiche, mettendo in luce la meraviglia della creazione divina attraverso il linguaggio simbolico delle scritture. Ogni “Pillola” offre una riflessione su specifici versetti coranici, interpretandoli alla luce delle conoscenze contemporanee in astrofisica, cosmologia, e scienze naturali. Nonostante la distanza temporale, i messaggi del Corano possano trovare corrispondenza con le teorie scientifiche odierne, rivelando un ponte tra fede e scienza. La Luce pubblicherà con cadenza settimanale alcune di queste “Pillole”, offrendo ai lettori un viaggio affascinante che svela la profondità e la rilevanza del Corano nella comprensione del mondo naturale. Questo approccio rende accessibili concetti complessi, invitando a riflettere sul mistero e la bellezza dell’universo che ci circonda.
UNO
“Egli è Colui Che ha creato la notte e il giorno, il sole e la luna: ciascuno naviga nella sua orbita.”
(Corano: AL-ANBIYÂ’, versetto 33)
ORBITE
Come tutti sappiamo, il nostro pianeta si trova all’interno del Sistema Solare, che è composto principalmente dal Sole e da otto pianeti con i rispettivi satelliti. Per la natura stessa del Sistema Solare, grazie alle forze gravitazionali, tutti i corpi celesti orbitano intorno al Sole: asteroidi, comete, pianeti, ecc., ad eccezione dei satelliti naturali (come la Luna), che orbitano attorno a un pianeta.
LUNA
Abbiamo usato l’espressione “orbitano” non a caso; infatti, in fisica, un’orbita è il percorso di un oggetto attorno a un corpo nello spazio. Sappiamo anche che la Luna segue un’orbita attorno alla Terra, come riportato anche nel Sacro Corano!
SOLE
Un lettore attento potrebbe obiettare che nella sura sono citate le orbite sia del Sole sia della Luna. Se per la Luna sappiamo che essa compie un’orbita, il Sole, essendo al centro del Sistema Solare, non dovrebbe stare fermo?
In realtà, no. Il Sole ruota attorno al centro di massa del Sistema Solare. Nonostante il Sole sia significativamente più massiccio dei pianeti, tutti i corpi del Sistema Solare, inclusi i pianeti, esercitano una forza gravitazionale sul Sole. Poiché il Sole si muove a causa di queste forze gravitazionali, esso oscilla intorno al centro di massa del Sistema Solare. In pratica, il movimento del Sole è influenzato principalmente dalle orbite dei pianeti più massicci, come Giove e Saturno, che contribuiscono significativamente alla distribuzione di massa del Sistema Solare. Il centro di massa del Sistema Solare, noto come baricentro, si trova spesso all’interno del Sole, ma non al suo centro esatto a causa della presenza dei pianeti. Inoltre, il Sole compie un movimento orbitale attorno al centro della Via Lattea, la nostra galassia.
SPAZIO-TEMPO
Riassumendo uno degli aspetti più affascinanti della teoria della relatività generale di Einstein, possiamo dire che la massa di un oggetto curva lo spazio-tempo circostante. Questo fenomeno è spesso descritto con l’analogia della “massa che piega lo spazio-tempo”. La massa di un oggetto crea una deformazione nello spazio-tempo, e gli oggetti si muovono lungo traiettorie influenzate da questa deformazione. L’analogia visiva spesso usata è quella di un grande oggetto, come il Sole, che crea una sorta di “concavità” nello spazio-tempo intorno a sé. Quando un oggetto più piccolo, come la Terra, si muove in questo spazio deformato, segue una traiettoria curva intorno alla massa più grande. Questo è ciò che chiamiamo gravità. Quindi, la massa non solo crea un campo gravitazionale, ma modifica anche la geometria dello spazio-tempo intorno a essa. Gli oggetti in movimento seguono traiettorie influenzate da questa deformazione. Questa teoria è stata confermata da varie osservazioni ed esperimenti nel corso degli anni, tra cui l’osservazione della deviazione della luce delle stelle durante un’eclissi solare, noto come effetto di lente gravitazionale.
È interessante notare che il termine “altanaqul”, tradotto come “naviga”, ha diverse interpretazioni, come muoversi, spostarsi, navigare, viaggiare e nuotare. Soffermiamoci su quest’ultima traduzione. Basandoci su quanto detto riguardo alla deformazione dello spazio-tempo, possiamo dire che i corpi celesti sono “immersi” nel tessuto spazio-temporale, poiché riescono a deformarlo semplicemente con la loro presenza. Un’analogia è quella di una palla che galleggia sull’acqua: ne deforma il volume e riceve una spinta (di Archimede) proporzionale alla sua massa, proprio come la gravità.
DUE
“È Lui Che ha fatto del sole uno splendore e della luna una luce, ed ha stabilito le sue fasi perché possiate conoscere il numero degli anni e il computo”
(Corano: YÛNUS, versetto 5)
LUMINOSITÀ SOLARE
Sappiamo tutti che il Sole è la nostra stella e che brilla di luce propria grazie ai fenomeni di fusione nucleare che avvengono al suo interno. Parte dell’energia sprigionata viene emessa sotto forma di fotoni (particelle di luce) che, attraverso continui processi di assorbimento ed emissione, riescono a raggiungere la superficie del Sole. Da lì, viaggiano attraverso lo spazio e una parte di essi arriva fino a noi.
Ecco svelato il mistero della luce solare!
RIFLESSIONE LUNARE
La riflessione lunare è il fenomeno per cui la luce del Sole colpisce la superficie della Luna e viene riflessa verso la Terra. Quando la luce solare raggiunge la Luna, parte di essa viene assorbita dalla superficie lunare, mentre un’altra parte viene riflessa. La percentuale di luce riflessa dipende dalle caratteristiche specifiche del terreno lunare. Ad esempio, le aree più scure, chiamate mari lunari, assorbono meno luce rispetto alle
regioni più chiare. Questo fenomeno è responsabile dell’illuminazione della Luna che vediamo dalla Terra durante le diverse fasi del ciclo lunare. Quando la Luna è piena, la sua faccia visibile dalla Terra è completamente illuminata dalla luce solare, mentre durante le fasi crescenti e calanti, vediamo solo una parte della Luna illuminata. La Luna, quindi, non produce luce propria e non splende di luce propria: quella che vediamo è la luce solare riflessa dalla sua superficie.
Il primo a comprendere la natura della luce lunare è stato Leonardo da Vinci, molti anni dopo la rivelazione coranica!
TRE
“L’Ora si avvicina e la luna si spacca, Se vedono un segno, si sottraggono e dicono: “È una magia continua!” (Corano: AL-QAMAR, versetto 1,2)
Secondo alcuni, il versetto fa riferimento a un evento miracoloso avvenuto alla Mecca prima dell’Egira. Per sostenere il Suo Inviato, Allah (gloria a Lui l’Altissimo) avrebbe fatto apparire la luna spaccata in due parti distinte e lontane tra loro. L’evento fu osservato anche da molti beduini che vivevano lontano dalla città, ma i miscredenti preferirono credere che si trattasse di magia. Altri invece ritengono che il brano alluda a uno dei segni annunciatori della fine dei tempi.
LUNAMOTI
Concentriamoci sulla seconda possibile interpretazione: la luna trema e lo fa perché si sta restringendo. Confrontando i dati sismici delle missioni Apollo con le recenti immagini del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, si è scoperto che, mentre il nucleo interno si raffreddava, il satellite terrestre si contraeva, creando migliaia di fratture (faglie tettoniche) sulla superficie. Ancora oggi, lungo queste faglie potrebbero generarsi dei ‘lunamoti’. Le immagini dell’orbiter della NASA mostrano evidenze fisiche di recenti movimenti geologici, come frane e massi caduti. Si pensa che a contribuire a questo fenomeno sia l’attrazione gravitazionale della Terra, dato che si è notata una certa regolarità nelle formazioni osservate, che si ripetono solo in un preciso orientamento, come se ci fosse qualcosa a guidarle.
Potrebbe forse questo fenomeno portare, un giorno, alla spaccatura della luna? Non possiamo saperlo con certezza, ma se così fosse, sarebbe uno dei segni della fine dei tempi, ancora una volta un fenomeno citato nel Sacro Corano che trova una plausibile corrispondenza scientifica.