Questo lavoro esplora le connessioni tra i versetti del Corano e le moderne scoperte scientifiche, mettendo in luce la meraviglia della creazione divina attraverso il linguaggio simbolico delle scritture. Ogni “Pillola” offre una riflessione su specifici versetti coranici, interpretandoli alla luce delle conoscenze contemporanee in astrofisica, cosmologia, e scienze naturali. Nonostante la distanza temporale, i messaggi del Corano possano trovare corrispondenza con le teorie scientifiche odierne, rivelando un ponte tra fede e scienza. La Luce pubblicherà con cadenza settimanale alcune di queste “Pillole”, offrendo ai lettori un viaggio affascinante che svela la profondità e la rilevanza del Corano nella comprensione del mondo naturale. Questo approccio rende accessibili concetti complessi, invitando a riflettere sul mistero e la bellezza dell’universo che ci circonda.
“Il Giorno in cui avvolgeremo il cielo come gli scritti sono avvolti in rotoli. Come iniziammo la prima creazione, così la reitereremo; è Nostra promessa: saremo Noi a farlo “
(Corano: AL-ANBIYÂ’ versetto 104)
L’UNIVERSO IN ESPANSIONE
Forse non tutti sanno che il nostro universo non è statico, ma in continua espansione. Cominciamo con ordine. Gli studi e le osservazioni hanno mostrato che, ovunque si guardi nello spazio profondo, si osservano le stesse proprietà: omogeneità nella densità e nella temperatura. Secondo le osservazioni astronomiche più recenti, sembra che l’universo sia piatto o molto vicino alla forma di un piano. Grazie a potenti teorie e strumenti fisico-matematici, si è giunti alla formulazione della teoria del Big Bang: tutto l’universo si è generato da un punto estremamente denso e caldissimo. Per la fisica, l’energia si deve conservare. Quelle che erano la densità, la temperatura, la radiazione e tutte le caratteristiche di quel puntino primordiale devono essersi adattate all’evoluzione del nostro sistema. Oggi notiamo che l’universo è omogeneo, il che conferma in qualche modo la previsione che, partendo da un punto caldissimo e densissimo, ci troviamo ora con un universo esteso ma freddo e poco denso: l’energia si è conservata!
EPPUR SI MUOVE
Tutto ciò ha portato alla comprensione della non staticità dell’universo. Se affermiamo che c’è stato un Big Bang, non possiamo però dire con certezza quando finirà: l’espansione che notiamo oggi è verosimilmente la stessa che originò tutto e che procede inesorabilmente da 13,8 miliardi di anni. Questo fenomeno di espansione non implica il movimento di un corpo rispetto a un altro, ma piuttosto l’aumento dello spazio tra di loro. Per comprendere meglio, possiamo pensare a una pagnotta di pane non ancora cotta, con delle noci al suo interno. Quando mettiamo il pane nel forno, esso lievita e i pezzi di noce si allontanano tra di loro, non perché siano in moto uno rispetto all’altro, ma perché aumenta il volume del pane (ovvero la distanza) tra di loro. La cosa sorprendente è che l’espansione non solo continua, ma sta accelerando!
FINE DELLA CORSA
Attualmente, la comunità scientifica non ha ancora una risposta definitiva su come si evolverà l’universo, e molte delle teorie si basano su modelli teorici e ipotesi ancora da confermare con osservazioni più dettagliate.
- Espansione infinita: l’universo potrebbe continuare a espandersi indefinitamente. In questo caso, le stelle esaurirebbero il loro combustibile, e alla fine, la maggior parte dell’universo sarebbe costituita da materia fredda e oscura, con lo spegnimento delle stelle.
- Big Rip: l’espansione potrebbe accelerare a tal punto da superare persino le forze di coesione atomiche e nucleari, causando uno “strappo” cosmico che distruggerebbe la struttura stessa dell’universo.
- Big Crunch (grande collasso): se la forza gravitazionale dovesse prevalere sull’espansione, l’universo potrebbe invertire la sua espansione e collassare in una grande contrazione.
Soffermiamoci un attimo su quest’ultima ipotesi. Come si è espanso, l’universo si contrarrebbe, un po’ come una fisarmonica. Secondo questa ipotesi, si avvolgerebbe su sé stesso, come scritto nel Sacro Corano. Troviamo per l’ennesima volta un segno che sembra trovare conferma nei nostri studi. Che sia davvero uno dei segni della fine dei tempi?
“Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e [costantemente] lo estendiamo nell’immensità”
(Corano: ADH-DHÂRIYÂT, versetto 47)
LIMITI TEMPORALI
Nella pillola N°4 abbiamo parlato dell’espansione cosmica, ovvero dell’espansione dell’universo. Riprendiamo questo discorso, utile per comprendere un altro ayat.
L’aspetto interessante di questa espansione, o inflazione cosmica, è che si presume sia la stessa che ha dato origine all’universo come lo conosciamo oggi. Si sa con certezza che, nonostante i miliardi di anni trascorsi, l’espansione non accenna a rallentare, anzi, accelera sempre di più. Questo significa che l’universo si espande sempre più velocemente in tutte le direzioni. Attenzione, però: questo non significa necessariamente che il tessuto spazio-temporale acceleri; potrebbe essere che, essendo l’accelerazione sempre maggiore e l’area ricoperta dallo spazio-tempo
sempre più estesa, vi sia una correlazione tra le due variabili che, sebbene ancora ignota, potrebbe risultare costante. Ciò chiarirebbe il vero significato della parola “costantemente” nel contesto dell’espansione.
Abbiamo anche parlato dell’energia e della sua conservazione: infatti, l’energia dell’universo attuale sarà la stessa dell’universo futuro ed è stata la stessa nell’universo passato (uso i termini passato, presente e futuro nel senso comune, poiché quando si parla di universo il tempo non è più assoluto). Prima di iniziare la sua espansione estrema, c’è stato un momento nella vita dell’universo in cui le sue dimensioni erano poco più grandi di un punto, un punto estremamente “energetico” in quanto doveva contenere tutta l’energia dell’universo. Concludiamo dicendo che, se utilizziamo la definizione di potenza come energia per unità di tempo, ci rendiamo conto che l’universo puntiforme era estremamente potente, carico di energia in un tempo microscopico. Considerando che questo è stato l’inizio del processo, l’espressione “lo abbiamo costruito con la Nostra potenza” assume un significato ben chiaro.
OLTRE LA VELOCITÀ DELLA LUCE
Rimane però un enorme dubbio: cosa c’è oltre i confini dell’universo? Non sappiamo dove esso si stia espandendo, o meglio, non sappiamo all’interno di cosa sia contenuto. La luce che ci arriva dalle stelle e da tutti i corpi celesti nell’universo ha bisogno di tempo per raggiungerci. Sebbene viaggi alla velocità massima possibile, deve comunque percorrere distanze enormi. Purtroppo, non riusciamo a osservare oltre un certo limite, chiamato orizzonte delle particelle. Questo orizzonte è delimitato dal tempo che un segnale luminoso impiega ad arrivare fino a noi. Ovviamente, quando e se raggiungerà i nostri telescopi, l’espansione sarà progredita ulteriormente. Inoltre, la maggior parte dell’universo è oscura, poiché non vi è luce; quindi, c’è ben poco che possiamo osservare nelle regioni periferiche. Tutto quello che vediamo è la luce emessa migliaia di anni fa; è verosimile che alcune stelle che osserviamo oggi non esistano più.
Questo limite è imposto dal fatto che l’universo si espande a velocità superiori a quella della luce. Forse chi è esperto sa che nulla può viaggiare a velocità maggiori di quella della luce (c, che sta per celeritas) secondo le leggi della relatività generale. Come si giustifica, allora, il fatto che l’universo si espanda a velocità superiori a quella della luce?
Ammetto che sono stato inesatto. Riformuliamo meglio: nulla può viaggiare a velocità maggiori di quella della luce all’interno dell’universo. Il punto è proprio questo: finché siamo nell’universo, nulla può superare c, ma poiché l’universo non si espande in sé
stesso, non è sorprendente che esso possa superare c. È pressoché impossibile che possiamo scoprirlo sperimentalmente o empiricamente.
Il Sacro Corano ci dice che l’universo si espande “nell’immensità”. Che cosa sia questa immensità è difficile da definire. Che il nostro universo sia solo uno dei sette cieli citati nella rivelazione?