Nella tragica giornata del 19 settembre, il piccolo villaggio di Qabatiya, situato nel governatorato di Jenin, è stato teatro di un’ulteriore dimostrazione di brutalità del regime sionista, in quella che può essere solo descritta come una vera e propria macelleria umana. Le immagini e le testimonianze raccolte sul campo non lasciano spazio a interpretazioni: tre giovani palestinesi sono stati gettati dai tetti come rifiuti, in un’oscena dimostrazione di disprezzo per la dignità umana. Non è chiaro se le vittime fossero vive o meno al momento dell’accaduto.
Le notizie raccontano di sette palestinesi uccisi e undici feriti durante il raid, che è durato oltre dieci ore. Un’incursione da parte dell’occupazione sionista che ha visto l’impiego di mezzi pesanti e armi letali. Inoltre, un drone israeliano ha bombardato un veicolo nei pressi di un caffè, uccidendo ulteriori persone. E in questo scenario di morte e devastazione, alle ambulanze è stato impedito di soccorrere i feriti.
Le scene che si sono poi svolte per le strade di Qabatiya sono state ancora più raccapriccianti: quelli che secondo alcune fonti sarebbero i corpi mutilati di giovani palestinesi sono stati caricati su un bulldozer israeliano e portati in giro come trofei macabri. Questo gesto osceno è stato documentato da video che hanno fatto il giro del mondo, è stato condannato con fermezza anche dalle fazioni della resistenza palestinese.
“La scena dei soldati nemici fascisti che abusano dei corpi di tre martiri nella città di Qabatiya e li gettano dal tetto di una casa è un nuovo crimine atroce aggiunto alla serie di crimini sionisti, tra il silenzio e l’incapacità della comunità internazionale e delle sue istituzioni,” ha dichiarato in un comunicato il Movimento dei Mujahideen Palestinesi.
Hamas ha definito questa brutale violenza come ”un’ulteriore testimonianza dell’inaudita ferocia dell’occupazione israeliana”, chiedendo al mondo di aprire finalmente gli occhi su ciò che accade nei territori occupati.
Dal 28 agosto, i territori della Cisgiordania sono sottoposti a una vasta operazione militare israeliana, con incursioni che continuano in diverse città, tra cui Nablus, dove i combattenti delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa hanno tentato di resistere alle forze d’occupazione con armi leggere ed esplosivi.
Quello che sta accadendo a Qabatiya e in tutta la Cisgiordania è stata definita come una guerra di annientamento, un tentativo di spezzare la volontà della resistenza palestinese.
Israeli occupation soldiers throw injured men from a rooftop in Qabatiya outside Jenin in the occupied West Bank earlier today. This is Israel’s “self defence” pic.twitter.com/uYQxDYfJP2
— Husam Zomlot (@hzomlot) September 19, 2024