Trump sanziona la CPI: implicazioni e reazioni

Donald Trump ha lanciato sanzioni contro la Corte Penale Internazionale (CPI), intensificando lo scontro con l’istituzione che sta indagando su presunti crimini di guerra israeliani. L’ordine esecutivo prevede restrizioni finanziarie e di viaggio per chiunque supporti l’inchiesta della CPI su Israele e gli Stati Uniti.

Perché Trump Sfida la CPI?

Gli Stati Uniti e Israele non riconoscono la CPI, contestando la sua giurisdizione sui territori palestinesi. L’amministrazione Trump accusa la Corte di un uso politico della giustizia e richiama il Service members’ Protection Act del 2002, che limita la cooperazione statunitense con la CPI e autorizza persino misure drastiche per proteggere i cittadini americani.

L’Unione Europea ha espresso preoccupazione, sottolineando il rischio di un indebolimento della giustizia internazionale. La presidente della CPI, Tomoko Akane, avverte che le sanzioni minacciano la stessa esistenza della Corte. Organizzazioni per i diritti umani temono che le restrizioni finanziarie possano ostacolare il lavoro della CPI in altri scenari cruciali, come Ucraina e Myanmar.

Quali Contromisure?

L’UE potrebbe attivare il Blocking Statute, una misura per proteggere la CPI dagli effetti delle sanzioni extraterritoriali statunitensi. Alcuni esperti suggeriscono anche la creazione di un sistema finanziario europeo indipendente per sostenere economicamente la CPI e il suo personale.

La CPI, dal canto suo, potrebbe reagire legalmente contro Trump per ostruzione alla giustizia, limitando la sua libertà di movimento nei paesi aderenti allo Statuto di Roma. Un precedente simile è quello di Vladimir Putin, costretto a rivedere i suoi viaggi dopo il mandato d’arresto della CPI nel 2022.

Il confronto tra la CPI e gli Stati Uniti pone interrogativi sul futuro della giustizia globale. Se da un lato la Corte lotta per mantenere la sua indipendenza, dall’altro le sanzioni statunitensi potrebbero minarne seriamente l’operatività. La risposta della comunità internazionale sarà determinante per il destino della CPI e per l’equilibrio della giustizia internazionale.

Crediti immagine copertina: Reuters