Milano, 20 marzo 2025 – In un comunicato ufficiale i Giovani Musulmani d’Italia hanno espresso il proprio dolore e la propria indignazione per l’ennesimo massacro perpetrato da Israele a Gaza. Secondo il comunicato, durante il suhur, il pasto prima dell’alba consumato dai musulmani nel mese sacro del Ramadan, l’esercito israeliano avrebbe massacrato a sangue freddo più di 400 civili, tra cui numerosi bambini, donne e anziani.
Le immagini che arrivano dalla Palestina continuano a suscitare orrore e sgomento: “Corpi di neonati e di donne trucidati, famiglie intere spazzate via”, scrivono i Giovani Musulmani d’Italia, sottolineando che l’attacco è avvenuto in un momento sacro durante un mese sacro, un atto che acuisce ancora di più la ferita aperta della comunità islamica e di tutte le persone che credono nei diritti umani.
“Siamo testimoni di un genocidio”
Nel loro appello, i GMI denunciano la rottura della tregua da parte di Israele, che segue un anno di massacri e distruzione sulla popolazione palestinese. L’associazione usa parole forti, definendo quanto accade a Gaza “un vero e proprio genocidio” e “una violazione continua e inaccettabile del diritto internazionale”.
“La brutalità degli attacchi e l’implacabile impiego della forza sui civili sono la dimostrazione inequivocabile di una politica che mira a sterminare la popolazione civile attraverso una vera e propria pulizia etnica”, affermano i Giovani Musulmani. L’appello è chiaro: restare inermi davanti a queste atrocità equivale a rendersi complici di un massacro.
Chiamata all’azione: l’Italia deve intervenire
Il comunicato si rivolge direttamente alle istituzioni italiane: “L’Italia è firmataria di tutte le convenzioni internazionali che vietano gli atti disumani commessi da Israele contro la popolazione palestinese”, ricordano i GMI. Per questo, chiedono al Governo italiano di condannare fermamente questa carneficina e di intervenire senza indugio per porre fine alla tragedia.
“Il nostro paese, attore chiave nella regione mediterranea, non può essere mero spettatore di un genocidio di cui parleremo per molte generazioni a venire”, si legge nel comunicato.
Un appello ai giovani: mobilitiamoci per la giustizia
Il messaggio dei Giovani Musulmani d’Italia non si ferma alla denuncia politica, ma si allarga alla società civile e in particolare alle nuove generazioni: “Sentiamo il dovere di appellarci alle associazioni giovanili e a tutti i giovani: noi siamo la speranza di un futuro migliore”.
L’invito è a unirsi nella lotta per la giustizia e i diritti umani, perché solo così si potrà costruire un mondo in cui la dignità di ogni individuo è tutelata e dove ogni vita è degna di esistere.
Un grido di dolore che deve trasformarsi in azione
Il comunicato dei Giovani Musulmani d’Italia è un atto di denuncia e di resistenza morale. Le loro parole non lasciano spazio a esitazioni: quello che sta accadendo a Gaza non può essere ignorato, e ognuno deve assumersi la propria responsabilità nel contrastare il genocidio in corso.
Davanti a una tragedia di questa portata, alzare la voce non è solo un diritto, ma un dovere.