Ragionare e sfuggire alla propaganda è un dovere islamico

Viviamo in un paese dove quasi la metà della popolazione fa parte degli analfabeti funzionali, dove la lettura di almeno un libro all’anno interessa appena il 40% della popolazione, dove la nazione si colloca agli ultimi posti in Europa nella classifica della libertà di stampa, dove solo un italiano su cinque legge un quotidiano e comunque in cima ai quotidiani più letti c’è la Gazzetta dello Sport.

Il tanto osannato progresso tecnologico ha reso la gente pigra mentalmente e fisicamente: non utilizziamo quasi più la memoria, non abbiamo più bisogno di fare calcoli, non abbiamo più nulla da esplorare nel mondo (se non internet). La tecnologia riempie il nostro tempo, invade i nostri cervelli, determina mode, gusti, pensieri. Siamo talmente inebetiti dal dominio tecnologico che “migliora il nostro stile di vita” e “cura le malattie un tempo incurabili” da non renderci conto che questa stessa tecnologia crea nuove terribili malattie e ci rende disumani, annichilisce le nostre facoltà naturali e distrugge le normali relazioni sociali.

Isolati e istupiditi da gadgets sempre nuovi quanto inessenziali, viviamo senza riflettere, parte di un gregge il cui unico scopo è vivere per mangiare e mangiare per vivere. Ogni idea difforme da questo stile di vita disumano è bollata dal gregge stesso come assurda, complottista, retrograda. 

Debilitati e rimbecilliti da questa tecnologia che ci ubriaca e trastulla ogni giorno, non capiamo che proprio questa abbagliante tecnologia ha devastato il mondo in cui viviamo, inquinando acqua terra e aria, ci ha reso sempre più dipendenti da farmaci e metodologie sanitarie disumane, ci ha reso sempre più estranei gli uni con gli altri anche all’interno della famiglia (o di quel che rimane), ha creato armi di distruzione in grado di polverizzare l’intero pianeta.

Dai “vaccini” per immunizzarsi che non immunizzano, alla restrizione della libertà senza alcuna ragione, alla riduzione in povertà per non aver compiuto la scelta giusta, al divieto di poter esprimere la propria opinione… succede così che anche l’inganno più evidente e dichiarato di fronte al popolo di beoti e inebetiti non sia da questi nemmeno percepito. Anzi, ogni bugia e privazione è accolta dalle masse come elemento di speranza o tutt’al più misura temporanea e necessaria per un avvenire radioso e felice.

La disumanizzazione è l’obiettivo dichiarato dal nemico dell’umanità. Satana, all’origine della creazione dell’uomo, ha infatti giurato di traviare gli esseri umani, in spregio e odio per il rango d’onore che Iddio ha riservato loro. In questo processo di disumanizzazione un obiettivo primario è costituito da quanti hanno fede e cercano di spendere la propria esistenza al servizio e per amore di Dio. Con questi Satana si fa più astuto e sottile, facendo credere che la fede consista nel digiuno e nelle preghiere e nell’irenico distacco dal mondo.

Così, anche quando si mette in atto la solidarietà verso poveri e afflitti, non si pongono in discussione le cause di povertà ed afflizioni. Non si predica la ribellione contro le ingiustizie, le menzogne, le frodi, le malvagità degli alleati di Satana che – consapevoli o meno – spingono il gregge umano nel recinto tecnologico dove si vive e muore senza troppo pensare.

Eppure l’ultima Rivelazione divina, il sacro Corano, ci offre insegnamenti ed indicazioni chiarissime. Iddio ci invita costantemente a riflettere, meditare, ragionare. Per fare questo dobbiamo mantenere il cuore purificato, osservando la supremazia divina in ogni aspetto della vita, distinguendo il falso dal vero, riconoscendo i Segni che Iddio pone nel creato.

Il ritorno ad un’esistenza a contatto con la natura, nei limiti del possibile, deve così servire a ristabilire un equilibrio con noi stessi e con il mondo, a riprendere il nostro ruolo di esseri umani, creature dotate di intelletto e dello spirito, destinate a servire Dio e null’altro.