A Chicago, un evento raccapricciante ha scosso la comunità. Wadea Al-Fayoume, un innocente bambino palestinese di soli sei anni, è stato brutalmente ucciso, accoltellato ben 26 volte dal suo padrone di casa.
Secondo la polizia, la ragione dietro questo orribile crimine era la fede islamica della famiglia e la reazione alle tensioni in Palestina e Israele. “Entrambe le vittime di questo feroce attacco sono state prese di mira a causa della loro fede musulmana e del conflitto in corso nel Medio Oriente,” ha dichiarato l’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Will.
Hanaan Shahin, madre del piccolo Wadea, è stata anch’essa attaccata. Durante l’aggressione, è riuscita a rifugiarsi in bagno e chiamare il 911. Ma, tornando nella stanza, ha trovato il corpo senza vita del suo piccolo figlio con un coltello militare conficcato.
Attraverso messaggi al marito, Hanaan ha condiviso l’orribile grido dell’aggressore: “Voi musulmani dovete morire!” Ora è in ospedale in gravi condizioni, mentre Wadea, descritto come un bambino che amava “tutti e tutto”, non c’è più.
Joseph Czuba, 71 anni, il padrone di casa e presunto assassino, è stato arrestato e accusato di crimine d’odio. Czuba, che aveva affittato alla famiglia il piano terra del suo edificio, è stato trovato sabato con un taglio sulla fronte.
In una conferenza stampa, Ahmed Rehab, direttore esecutivo del capitolo di Chicago di Cair, ha sottolineato la crescente atmosfera di odio e pregiudizio. Ha sollecitato a riflettere sull’atmosfera di intolleranza che sta alimentando questi atti orribili e si è chiesto: “Che livello di odio cieco può causare un atto simile?”
Il conflitto tra Israele e Palestina continua ad intensificarsi, con numeri in aumento a causa della campagna di bombardamenti a tappeto israeliani e la minaccia di una possibile invasione di terra.
Rehab ha avvertito del pericolo di un clima simile a quello seguito agli attacchi dell’11 settembre 2001, sottolineando che Wadea non aveva nessuna conoscenza di questi grandi problemi mondiali, ma è stato costretto a pagare per essi.
Recentemente, in diverse zone degli Stati Uniti, si sono verificati atti di violenza nei confronti dei palestinesi, evidenziando un’escalation di intolleranza e odio, alimentata in maniera preoccupante dai media.