Alle porte di Milano sorge questa costruzione orientaleggiante che sembra in tutto e per tutto una moschea ma che in realtà è quel che resta del sogno di Mario Bagno, un imprenditore eccentrico che a metà degli anni 60 diede vita ad un grande parco tematico oggi in rovina.
Consonno oggi è il relitto di un parco tematico che nacque dal nulla in provincia di Lecco, un paese abbandonato in cima a una montagna.
Nel 1962 Mario Bagno, un imprenditore molto eccentrico, ingegnere e Conte di Valle dell’Olmo acquista da un’immobiliare per 22 milioni e mezzo di lire tutte le case di un borgo sulle prealpi lombarde a circa mezz’ora da Milano e gode di uno straordinario panorama che comprende le prime alture alpine e la valle dell’Adda.
Bagno sceglie il paese per il suo progetto, è un progetto estremamente ambizioso, per costruire la sua città delle meraviglie il Conte espropria tutte le case, le abbatte ed edifica un edificio che sembra una grande moschea con tanto di cupola e minareto.
Nel complesso non mancano hotel, ristoranti e negozi, e molte celebrità dell’epoca fanno da testimonial al parco tematico di Consonno.
Nel 1976 la città delle mille e una notte alle porte di Milano chiude i battenti a causa di una frana che blocca la strada di accesso al paese.
Bagno proverà anche a riconvertirla in una località per anziani utilizzando l’hotel come casa di riposo ma fallisce nel suo intento. Niente da fare per Consonno e la sua “moschea” che restano un luogo abbandonato e in sempre più degradato.
Oltre 2000 partecipanti ad un rave illegale nel 2007 distruggono buona parte di ciò che era rimasto intatto delle strutture e l’area è oggi ricoperta da piante ed alberi ma il “minareto” e la cupola della “moschea” di Consonno non si arrendono e restano lì, in piedi, imperterrite, resistenti ad ogni evento, forse, in attesa di divenire un giorno vera moschea.
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