Le recenti tensioni fra la Francia e il mondo musulmano hanno innescato un movimento di boicottaggio, che ha spinto la grande catena di supermercati Al Meera a ritirare tutti i prodotti francesi dai suoi negozi, come racconta Doha News.
La società ha annunciato venerdì, che Il supermercato di punta del Qatar, Al Meera, ha ritirato tutti i prodotti francesi dai suoi scaffali dopo che gli appelli al boicottaggio si sono moltiplicati nel mondo arabo e musulmano.
Al Meera ha dichiarato in un comunicato: “affermiamo che in qualità di azienda nazionale, lavoriamo seguendo una visione coerente con la nostra religione, fedele ai nostri costumi e alle nostre consolidate tradizioni, al servizio del nostro paese e della nostra fede, e che risponde alle aspirazioni dei nostri clienti.”
Questa decisione è stata presa in un contesto di crescente tensione fra la Francia e il mondo musulmano dopo l’uccisione di un insegnante che ha mostrato in classe alcune caricature del Profeta Muhammad (pbsl), scatenando una protesta a livello mondiale
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha provocato reazioni negative dopo aver insinuato che l’Islam sarebbe una religione “in crisi” in tutto il mondo.
La rivista francese al centro delle polemiche sulle caricature, Charlie Hebdo, ha nuovamente pubblicato le caricature offensive del Profeta dell’Islam e Macron ha affermato che il suo paese “non rinnegherà le caricature”. Macron si è anche rifiutato di condannare la decisione della rivista, e ha giurato di prendere misure contro quello che ha definito il “separatismo islamico”.
La decisione di ripubblicare le immagini è stata da molti considerata come una reiterata provocazione dopo numerosi incidenti simili. Una delle caricature pubblicate per la prima volta da un giornale danese nel 2005, poi da Charlie Hebdo un anno più tardi, mostrava il Profeta con un turbante a forma di bomba. La risposta dei musulmani di tutto il mondo è stata il lancio di una campagna per condannare l’islamofobia francese, che incita al boicottaggio dei prodotti francesi.
Gli utenti dei Social media con base nel Qatar hanno condiviso una lista di grandi marche francesi e hanno sollecitato i residenti a evitare l’acquisto dei loro prodotti.
Anche l’università del Qatar si è unita al movimento rinviando l’avvenimento dela Settimana Culturale Francese, affermando che “ogni violazione del credo islamico e dei simboli sacri è totalmente inaccettabile, poiché queste offese minano i valori umani universali e i principi morali più elevati che sono affermati da tutte le società contemporanee”.
Un certo numero di altre aziende, fra cui Al Merkati, Souq Al Baladi, Qatar Shopping Complex, Al Wajba Factory e Snoonu hanno annunciato il loro sostegno.