L’apertura della nuova sede di ELNET – la succursale europea dell’AIPAC americana – a Roma dovrebbe suscitare un’attenzione critica da parte delle istituzioni europee e degli osservatori della politica estera. Questa ulteriore espansione di ELNET solleva interrogativi legittimi riguardo alla sua agenda e ai suoi metodi. Fra i presenti all’incontro il senatore Alberto Balboni (FDI), il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato; l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar; il vicedirettore capo dell’agenzia di stampa italiana ANSA Stefano Polli; e la neo nominata amministratore delegato di ELNET-Italia Roberta Anati, coinvolta nell’apertura della camera di commercio italo-israeliana nel ’92.
L’analisi dei fatti riguardanti ELNET rivela una rete di legami con l’establishment politico di Tel Aviv, con chiare implicazioni per le politiche europee e con l’intento dichiarato da parte dell’organizzazione di influenzare le politiche europee con forti attività di lobbying politico e finanziario usando la copertura di ONG per aggirare i divieti di azioni di lobbying concessi in America ma ritenuti legali e corruzione in Europa. L’organizzazione, presentata come no-profit, svolge attività che vanno ben oltre i tradizionali obiettivi delle ONG, mirando a influenzare le decisioni politiche a livello europeo in chiave sionista.
Secondo quanto emerso dall’analisi di ELNET, essa è una lobby che gode di legami stretti con l’establishment politico israeliano e che è de facto la sezione europea dell’AIPAC americana. Questa connessione mina lo status di indipendenza e neutralità da governi proprio delle ONG, specialmente considerando l’apertura della sua nuova sede a Roma, un importante centro politico europeo.
Le attività di ELNET/AIPAC
Le recenti dichiarazioni di sostegno da parte di figure politiche come Tajani sollevano ulteriori preoccupazioni riguardo alla neutralità delle istituzioni europee di fronte a lobby esterne. È essenziale che l’Italia esamini attentamente l’impatto potenziale di ELNET sulle sue politiche e sul suo ruolo nel contesto geopolitico soprattutto nel contesto delicato del massacro a Gaza e dell’accusa che pende su Israele per genocidio presso la Corte mondiale.
Il messaggio di sostegno inviato da Tajani, sebbene presentato come un atto di amicizia tra Italia e Israele, appare come un segnale di apertura nei confronti di ELNET. In un contesto in cui le lobby esterne cercano di influenzare le politiche europee, è fondamentale che le istituzioni europee mantengano la propria indipendenza e neutralità.
L’Italia deve adottare un approccio rigoroso e basato sui fatti nell’esaminare l’influenza di ELNET-AIPAC sulle sue istituzioni e sul processo decisionale. Solo attraverso una comprensione chiara delle attività e degli obiettivi di ELNET-AIPAC, basata su analisi obiettive e passando per il vaglio dello scrutinio democratico e parlamentare, l’Italia potrà proteggere la sua sovranità e la sua integrità politica.
Tutte le informazioni contenute in questa inchiesta sono state validate e derivano dall’analisi della piattaforma ufficiale di ELNET-AIPAC, le dichiarazioni acquisite durante gli incontro telematici organizzati, e le dichiarazioni dei suoi rappresentanti e dei portatori di interesse associati all’organizzazione.