Le recenti scuse di Vittorio Feltri, arrivate dopo le sue dichiarazioni shock contro i musulmani durante la trasmissione La Zanzara, non convincono. Il post su X in cui definisce le sue parole una “battuta discutibile” suona come un tentativo di limitare i danni, soprattutto dopo la notifica della querela da parte dell’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia). La tempistica, infatti, lascia poco spazio ai dubbi: queste scuse sembrano più un calcolo strategico che un reale pentimento.
Feltri, noto per le sue posizioni apertamente ostili verso i musulmani, ha più volte utilizzato un linguaggio incendiario che va ben oltre la provocazione.
Definire i musulmani come “razze inferiori” e invocare atti di violenza potrebbe essere interpretato dalla corte non come una semplice battuta, ma come una forma di incitamento all’odio, con possibili implicazioni legali significative.
L’UCOII, con freddezza, ha dichiarato che non intende fermarsi: “Continuiamo a confidare nella giustizia italiana.” Una posizione comprensibile, considerando la gravità delle parole di Feltri e il rischio concreto che simili dichiarazioni possano legittimare comportamenti ostili o violenti contro milioni di persone in Italia.