Inizio del Ramadan in Italia: al via domani 1 marzo il mese di digiuno

Domani, sabato 1 marzo 2025, avrà inizio in Italia il mese benedetto di Ramadan, un periodo di profonda importanza spirituale e comunitaria per i circa 3 milioni di musulmani nel Paese. A livello globale, saranno oltre 2 miliardi i fedeli che osserveranno questo mese di digiuno e riflessione.

Cos’è il Ramadan

Il Ramadan è il nono mese del calendario islamico e rappresenta uno dei cinque pilastri dell’Islam. Durante questo periodo, i musulmani adulti e in buona salute digiunano dall’alba al tramonto, astenendosi non solo da cibo e bevande e relazioni sessuali ma anche dai comportamenti negativi. Il digiuno è accompagnato da preghiere, letture del Corano e atti di carità, con l’obiettivo di purificare l’anima e avvicinarsi a Dio.

Determinazione dell’inizio del Ramadan

L’inizio del Ramadan è tradizionalmente determinato dall’avvistamento della luna crescente, poiché il calendario islamico è basato sul ciclo lunare. Questo metodo può portare a variazioni nell’inizio del mese sacro tra diverse comunità e Paesi. Tuttavia, negli ultimi anni, molti Paesi ed organizzazioni islamiche hanno adottato il calcolo astronomico per determinare con precisione le date, al fine di garantire uniformità e facilitare la pianificazione.

In Italia, l’Unione delle Comunità Islamiche Italiane (UCOII) ha adottato il metodo del calcolo astronomico, in conformità con la fatwa del Consiglio Europeo di Fatwa e Ricerca. Questa decisione mira a unificare l’inizio del Ramadan tra le diverse comunità musulmane nel Paese, evitando discrepanze e promuovendo l’unità.

Paesi che iniziano il Ramadan domani

Oltre all’Italia, numerosi Paesi hanno annunciato che il Ramadan inizierà domani, 1 marzo 2025. Tra questi figurano l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l’Egitto e la Turchia. 

Significato spirituale e sociale del Ramadan

Il Ramadan è un periodo di introspezione e crescita spirituale. Il digiuno quotidiano serve a sviluppare autodisciplina, empatia verso i meno fortunati e gratitudine per le benedizioni ricevute. Le serate sono spesso dedicate a preghiere comunitarie, note come Tarawih, e a momenti di condivisione con familiari e amici durante l’Iftar, il pasto che interrompe il digiuno al tramonto.

Oltre all’aspetto spirituale, il Ramadan ha una forte valenza sociale. Le comunità si riuniscono per pregare, condividere pasti e sostenere i bisognosi attraverso atti di carità e donazioni. Questo senso di solidarietà rafforza i legami comunitari e promuove un clima di pace e comprensione reciproca.

Il Ramadan a Gaza: tra fede e difficoltà

Mentre molti musulmani nel mondo si preparano a celebrare il Ramadan in relativa serenità, la popolazione di Gaza affronta questo periodo sacro in condizioni di estrema difficoltà. Con infrastrutture devastate, accesso limitato a risorse essenziali e una crisi umanitaria in corso, osservare il digiuno e le pratiche religiose diventa una sfida quotidiana. Nonostante le avversità, la comunità di Gaza continua a mantenere viva la propria fede, trovando nel Ramadan un’occasione per rafforzare la resilienza e la speranza.

Mentre il Ramadan inizia, è un momento per riflettere non solo sul proprio percorso spirituale, ma anche sulle condizioni di coloro che, in diverse parti del mondo, affrontano immense difficoltà nel praticare la propria fede.